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6ª Biennale Gherdëina

WRITING THE MOUNTAINS

24.06. –
15.09.2018

a cura di Adam Budak


Concetto

WRITING THE MOUNTAINS - La Biennale Gherdëina torna per la sua sesta edizione affrontando il tema della natura polimorfa della montagna e del suo linguaggio. L’inaugurazione è prevista per il 23 giugno 2018, data in cui ricorre il 268° anniversario della nascita del padre delle Dolomiti, il geologo francese Dieudonné Sylvain Guy Tancrède de Gratet de Dolomieu, comunemente noto come Déodat de Dolomieu: a lui si deve la scoperta nel 1792 della roccia calcarea che avrebbe poi preso il suo nome assieme alla spettacolare catena montuosa del Nord Est italiano.

La mostra, con il chiaro intento di raccontare la montagna (da cui il titolo WRITING THE MOUNTAINS), combina discipline limite come la geologia culturale, l’ecologia delle comunità, la scienza performativa e la pratica relazionale dell’estetica impegnata, sfidando le forme più convenzionali di rappresentazione e percezione, e traendo ispirazione dal vocabolario proprio della natura, del paesaggio e della comunità. Si tratta di un discorso corale che mette in primo piano modalità di lavoro basate sullo scambio e sulla partecipazione: dà vita ad una commistione di forme polifoniche derivate dal mondo della performance, quali la danza e il canto, la poesia e la recitazione, passando per l’architettura e il design, attraverso lo studio delle modalità di rappresentazione e di allestimento, fino ad arrivare alle forme più volubili che hanno come oggetto di interesse lo spirito di una comunità, il suo impegno e la collettività, senza trascurare la ricerca ed il lavoro sul campo. La mostra WRITING THE MOUNTAINS consiste quindi in una proposta poetica: qui, mediante un atto di apprendimento dalla montagna, la poesia (o meglio ancora il suo linguaggio), mette a segno una raccolta di esternazioni artistiche che celebrano questo particolare luogo e la sua sublime intensità. La narrazione poetica Überwasser di Alessandro De Francesco, commissionata dalla Biennale come manifesto dell’ “intima immensità” delle Dolomiti, consiste in una serie di affascinanti raffigurazioni che forniscono un prototipo ai molteplici scenari di WRITING THE MOUNTAINS, grazie ad un lessico che prende spunto dal linguaggio elementare della natura.

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Adam Budak è nato in Polonia nel 1966. Ha studiato studi teatrali e filosofia a Cracovia (Polonia) e storia dell'arte a Praga (Repubblica Ceca) e Colchester (Inghilterra).Oltre al suo lavoro come docente ospite all'Accademia d'Arte di Gand (Belgio) e all'Università Jagellonica di Cracovia, Budak ha lavorato come curatore presso varie case d'arte internazionali: dal 1998 al 2003 presso la casa d'esposizione Bunkier Sztuki di Cracovia, dal 2003 al 2011 presso la Kunsthaus Graz, dal 2012 al 2013 presso l'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington D. C. (USA), dal 2014 al 2020 come direttore artistico della Galleria Nazionale di Praga e dal 2020 come direttore artistico del Kestner Gesellschfaft di Hannover, Germania.

Curatore


Video

 



Team

Doris Ghetta - Direttrice•Igor Comploi – Vicedirettore / Dirigente di produzione•Camilla Martinelli - Assistente alla direttrice•Willi Crepaz – Produzioni•Sabine Gamper - Dipartimento curatoriale•Sabine Funk - Ufficio stampa•Giulia Montaperto - Ufficio stampa•Alex Holzknecht – Tecnica•Mahlknecht & Comploi – Studio di architettura•Arnold Dall´O - Studio grafico•Simon Perathoner - Fotografo•Santiago Torresagasti - Video


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